Reflusso gastroesofageo

26 ottobre 2025

Reflusso gastroesofageo: come l’alimentazione può fare la differenza


Il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto comune che si verifica quando parte del contenuto dello stomaco risale nell’esofago, provocando bruciore retrosternale, rigurgito acido e talvolta tosse o difficoltà nella deglutizione (sintomi atipici, come la sensazione di bolo incastrato in gola).


Anche se spesso viene sottovalutato, il reflusso può diventare cronico e compromettere la qualità della vita. Fortunatamente, modificare l’alimentazione e lo stile di vita può ridurre i sintomi in modo significativo.


Reflusso gastroesofageo: come l’alimentazione può fare la differenza
 | Poliambulatorio IGEA Piacenza


Le cause del reflusso


Il reflusso è provocato da una disfunzione dello sfintere esofageo inferiore, la “valvola” che separa esofago e stomaco. Quando questo muscolo non funziona correttamente, i succhi gastrici risalgono provocando irritazione della mucosa esofagea.


Tra i fattori predisponenti:

  • Sovrappeso e obesità
  • Dieta ricca di grassi e cibi acidi
  • Consumo eccessivo di alcol e caffeina
  • Pasti abbondanti, soprattutto serali
  • Stress e ansia
  • Alcolici
  • Fumo


Dieta e reflusso: cosa evitare


Esistono alcuni alimenti che aumentano la produzione di succhi gastrici acidi o rilassano lo sfintere esofageo, aggravando i sintomi. Tra questi:

  • Cibi grassi e fritti
  • Cioccolato
  • Pomodori e salse a base di pomodoro
  • Agrumi e succhi acidi
  • Menta
  • Spezie piccanti
  • Bevande gassate
  • Caffè e tè


Cosa favorire invece?


Alimenti leggeri, digeribili, con azione lenitiva:

  • Verdure cotte al vapore o ancora meglio in padella, per favorire la perdita d’acqua
  • Cereali integrali non acidi
  • Frutta non acida (banane, mele, pere)
  • Carne bianca e pesce magro
  • Latte vegetale (es mandorla, avena)
  • Bevande non troppo calde o troppo fredde


Importante anche la distribuzione dei pasti:

  • Fare 5 piccoli pasti al giorno
  • Evitare abbuffate
  • Non mangiare nelle 2-3 ore precedenti il sonno
  • Mantenere una postura eretta dopo i pasti


Il supporto della nutrizionista


La Dott.ssa Valentina Sibra guida i pazienti nella scelta di una dieta personalizzata per questa problematica, basata su:

  • Anamnesi alimentare
  • Diario sintomatologico
  • Scelte alimentari compatibili con lo stile di vita


In alcuni casi può essere utile l’integrazione con enzimi digestivi o sostanze naturali lenitive (es. Infusi o tisane a base di malva, finocchio o camomilla).


Conclusione


Il reflusso gastroesofageo può essere controllato efficacemente con una corretta alimentazione. Evitare gli alimenti irritanti, distribuire meglio i pasti e adottare sane abitudini può portare a un miglioramento duraturo, senza necessariamente ricorrere a farmaci.

Dott.ssa Valentina Sibra Biologa Nutrizionista Poliambulatorio IGEA Piacenza

Dott.  Valentina Sibra

Biologa Nutrizionista Poliambulatorio IGEA Piacenza

Poliambulatorio IGEA Piacenza

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