Calcolosi renale: curarsi con le “acque”

9 giugno 2025

La calcolosi renale è una delle patologie urologiche più diffuse, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. L’acqua, o meglio le acque termali e oligominerali, rappresentano una risorsa terapeutica importante. In questo articolo, il Dott. Mario Lateana, diabetologo con esperienza clinica in ambito nefrologico presso il Poliambulatorio IGEA di Piacenza, illustra come la corretta idratazione e la scelta dell’acqua giusta possano svolgere un ruolo determinante nella prevenzione e nel trattamento dei calcoli renali.


La Nefrologia


La nefrologia è una branca medica spesso sottovalutata fino a quando non si manifestano disturbi rilevanti. La calcolosi renale, o litiasi urinaria, è una delle condizioni più comuni, caratterizzata dalla formazione di aggregati solidi (calcoli) nelle vie urinarie. Secondo i dati epidemiologici, circa il 10% della popolazione svilupperà almeno un episodio di calcolosi renale nel corso della vita. Come sottolinea il Dott. Lateana, una corretta idratazione è il primo e più semplice strumento di prevenzione.


Cosa sono i calcoli renali


I calcoli renali sono composti solidi costituiti da minerali e sali acidi che si cristallizzano nelle urine. Le principali tipologie includono:

  • Calcoli di ossalato di calcio
  • Calcoli di acido urico
  • Calcoli di fosfato di calcio
  • Calcoli di struvite (magnesio-ammonio-fosfato)
  • Calcoli cistinici


Ogni tipo ha cause e modalità di trattamento differenti. Tuttavia, l’idratazione abbondante e costante è una strategia universale di prevenzione.


Il ruolo dell’acqua nella prevenzione


Bere almeno 2,5-3 litri di acqua al giorno favorisce la diluizione delle urine e riduce la concentrazione di sostanze litogeniche. Il Dott. Lateana consiglia di valutare il pH e il residuo fisso delle acque minerali per scegliere quelle più indicate a seconda del tipo di calcoli.

Acque con residuo fisso basso (< 50 mg/l): utili per aumentare la diuresi generale.

Acque bicarbonato-alcaline: indicate per calcoli da acido urico, in quanto alcalinizzano le urine.

Acque solfato-calciche: possono aiutare in caso di ossalati, ma devono essere bilanciate da una dieta adeguata.


Terapia idropinica e centri termali


Il Dott. Lateana ricorda che in Italia esistono numerose stazioni termali accreditate per il trattamento della calcolosi renale. La terapia idropinica consiste nell’assunzione controllata di acque specifiche sotto supervisione medica.

Stile di vita e dieta

Oltre all’idratazione, è fondamentale:

  • Limitare l’assunzione di sale
  • Evitare eccessi di proteine animali
  • Ridurre ossalati e purine nella dieta
  • Aumentare l’assunzione di frutta e verdura
  • Evitare bibite zuccherate e alcolici


Concludendo


L’acqua è una risorsa terapeutica semplice, economica e alla portata di tutti. La calcolosi renale può essere prevenuta o trattata efficacemente con un approccio integrato che include idratazione, dieta e follow-up medico. Il Dott. Mario Lateana sottolinea che ogni paziente deve essere valutato singolarmente per scegliere il miglior piano di prevenzione.

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