Cisti Pilonidale
Cisti Pilonidale: una patologia benigna, ma da non sottovalutare
La cisti pilonidale è patologia benigna che è tra le cause più comuni di infezione e ascesso nella regione sacrococcigea. Nonostante la sua natura benigna, questa condizione può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana, specialmente nei soggetti più giovani. La Dott.ssa Paola Cellerino, Proctologa del Poliambulatorio IGEA di Piacenza, ci aiuta a capire perché è importante riconoscerla e trattarla correttamente.
Che cos’è la cisti pilonidale?
La cisti pilonidale (dal latino "pilus" = pelo e "nidus" = nido) è una lesione che si forma nel solco intergluteo e può contenere un composto liquido o pastoso, a volte peli, detriti cutanei e secrezioni sebacee.
Generalmente si presenta come una piccola sacca, simile a un nodulo, che si sviluppa tipicamente nella piega tra i glutei, vicino all'osso sacro, associata alla presenza di piccoli fori della cute localizzati lungo la piega interglutea (fistole). La sua infiammazione e successiva infezione dà luogo ad una tumefazione dolente, con o senza secrezioni che evolve in un ascesso acuto molto doloroso. Si tratta di una patologia più frequente nei giovani adulti, in particolare di sesso maschile, tra i 15 e i 35 anni.
Perché si forma?
La sua origine è controversa, ma si pensa che possa essere legata a un'anomalia dello sviluppo embrionale o all'inclusione di peli nel sottocute sicuramente la manifestazione clinica è il risultato di una combinazione di fattori predisponenti:
- Fattori anatomici e microtraumi La piega interglutea è una zona soggetta a pressione e sfregamento, esempio la permanenza prolungata in posizione seduta, vestiti stretti o attività sportive.
- Fattori ambientali: Scarsa o eccessiva igiene
- Sudorazione abbondante: che facilita la macerazione della pelle.
- Eccessiva peluria: La presenza di peli in eccesso, soprattutto nella zona sacrale, può aumentare il rischio di inclusione pilifera
I sintomi da riconoscere
La cisti pilonidale può presentarsi in due forme principali:
- Forma cronica: caratterizzata da una tumefazione più o meno associata a piccole aperture da cui fuoriesce materiale sieroso o sebaceo, talvolta misto a pus o sangue. I sintomi possono essere lievi o assenti, ma la patologia è presente e tende a riacutizzarsi nel tempo.
- Forma acuta: quando si sviluppa un’infezione e si forma un ascesso. In questo caso i sintomi diventano evidenti e molto fastidiosi:
- Dolore intenso nella zona sacrococcigea o Gonfiore e arrossamento
- Difficoltà a stare seduti o camminare o Presenza di febbre nei casi più gravi
Diagnosi e valutazione clinica
La diagnosi della cisti pilonidale è generalmente clinica, basata su ispezione e palpazione. Nei casi dubbi o complessi, può essere utile una ecografia dei tessuti molli .
Come si cura?
Il trattamento varia a seconda della fase in cui viene diagnosticata la patologia.
- In fase acuta (ascesso): l’unica soluzione è il drenaggio chirurgico dell’ascesso, spesso in anestesia locale. È importante non ritardare l’intervento per evitare complicazioni più gravi.
- In fase cronica: quando la cisti è quiescente o con secrezione minima, si può pianificare un intervento chirurgico programmato, volto all’asportazione completa del tessuto patologico e delle eventuali fistole connesse.
Tecniche chirurgiche disponibili
Oggi esistono diverse tecniche chirurgiche per il trattamento definitivo della cisti pilonidale:
- Tecniche mini-invasive: esempio la Sinus Laser Closure (SiLaC), che consente una guarigione rapida e con minimo dolore post-operatorio oppure la tecnica VAAFT .
- Escissione con chiusura primaria: la ferita viene suturata immediatamente dopo la rimozione della cisti. Il recupero è più rapido,.
- Solo in rari casi rimane valida l’escissione a cielo aperto cioè la rimozione della cisti con guarigione per seconda intenzione. È una tecnica sicura ma con tempi di guarigione più lunghi, e frequenti medicazioni in ambiente protetto.
La scelta della tecnica dipende da diversi fattori: entità della lesione, presenza di recidive, età del paziente e stile di vita.
Complicanze da non sottovalutare
Una cisti pilonidale non trattata correttamente può portare a complicanze serie:
- Formazione di ascessi ricorrenti.
- Estensione dei tragitti fistolosi.
- Infezioni profonde dei tessuti molli.
- Impatto psicologico e sociale, dovuto al dolore e alla limitazione nelle attività quotidiane.
Quando rivolgersi allo specialista
Se si nota una tumefazione sospetta nella zona tra i glutei, con o senza secrezione, è bene rivolgersi subito a uno specialista in proctologia. Intervenire tempestivamente permette di evitare peggioramenti e ridurre il rischio di recidive.
Presso il Poliambulatorio IGEA di Piacenza, la Dott.ssa Paola Cellerino esegue diagnosi approfondite e propone il trattamento più adatto per ogni paziente, anche grazie all’utilizzo di tecniche chirurgiche moderne e mini-invasive.
Conclusione
La cisti pilonidale è una patologia benigna, ma da non ignorare. Colpisce prevalentemente giovani e può comportare dolore, infezioni e limitazioni significative. Grazie a un approccio mirato e a una corretta prevenzione, è possibile guarire e ridurre drasticamente il rischio di recidiva. La visita specialistica rappresenta il primo passo per risolvere il problema e tornare a una piena serenità quotidiana.
Colo-proctologa
Poliambulatorio IGEA Piacenza
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