Estate e Trombosi Emorroidaria
Estate e Trombosi Emorroidaria: quando il caldo infiamma le vene
L'estate, stagione amata per il sole, le vacanze e il tempo libero, può diventare un periodo critico per chi soffre di emorroidi o per chi, inconsapevolmente, si trova ad affrontare un episodio acuto di trombosi emorroidaria. Le alte temperature, la vasodilatazione indotta dal caldo e l’alterazione delle abitudini quotidiane possono innescare o aggravare una condizione già latente. La Dott.ssa Paola Cellerino, Proctologa del Poliambulatorio IGEA di Piacenza, ci accompagna in un approfondimento su un disturbo tanto frequente quanto spesso trascurato.
Che cos'è la trombosi emorroidaria?
Si parla di trombosi emorroidaria quando si forma un coagulo di sangue all’interno di un plesso emorroidario esterno. Questo coagulo, chiamato trombo, provoca un gonfiore improvviso molto doloroso, con la comparsa di una tumefazione (“pallina”) blu-violacea nella zona anale. Non si tratta di un evento pericoloso per la vita, ma di un episodio molto fastidioso, che può limitare la normale vita quotidiana e compromettere anche le attività più semplici, come camminare o stare seduti.
Perché d'estate i casi aumentano?
Il caldo estivo comporta una vasodilatazione fisiologica: i vasi sanguigni si dilatano per regolare la temperatura corporea e favorire la dispersione del calore. Tuttavia, questa dilatazione può peggiorare la congestione venosa nelle aree già predisposte, come il plesso emorroidario. A questo si aggiungono altri fattori tipici dell’estate:
- Viaggi lunghi in automobile o aereo con postura seduta prolungata.
- Ridotto consumo di fibre e disidratazione.
- Cambiamenti nella regolarità intestinale.
- Attività sportive intense e sudorazione eccessiva.
Tutti questi elementi possono contribuire alla comparsa o all'aggravamento di una crisi emorroidaria, fino alla trombosi.
I sintomi da riconoscere
La trombosi emorroidaria si manifesta con sintomi chiari e improvvisi:
- Dolore acuto e costante nella zona anale.
- Nodulo duro e dolente al tatto.
- Sensazione di corpo estraneo.
- Difficoltà nella deambulazione e nel sedersi.
A volte può essere presente una piccola perdita di sangue, ma in genere il sintomo predominante è il dolore, che può durare anche una settimana.
Cosa fare in caso di trombosi emorroidaria?
Il trattamento dipende dalla gravità della sintomatologia. Nei casi lievi, è possibile intervenire con:
- Antinfiammatori non steroidei per via orale
- Uso di integratori per via orale (es. flavonoidi) per rafforzare le pareti venose.
- Applicazione di pomate a base di corticosteroidi o anestetici.
Nei casi più severi, soprattutto se il dolore è insopportabile o la trombosi è molto estesa, può rendersi necessario un piccolo intervento ambulatoriale di tromboectomia, ovvero l'incisione in anestesia locale e rimozione del coagulo.
La prevenzione passa dallo stile di vita
Prevenire la trombosi emorroidaria significa innanzitutto prendersi cura delle proprie abitudini quotidiane. In estate, alcuni accorgimenti sono particolarmente importanti:
- Bere molta acqua: l’idratazione è fondamentale per mantenere le feci morbide e prevenire la stipsi.
- Seguire una dieta ricca di fibre: frutta, verdura e cereali integrali aiutano a regolare il transito intestinale.
- Evitare alcol e cibi piccanti: entrambi possono irritare le mucose e aumentare il rischio di infiammazione.
- Fare movimento: camminare ogni giorno stimola la circolazione venosa.
- Evitare lunghe sedute: se si viaggia, è consigliabile fare pause per alzarsi e camminare ogni ora.
Quando rivolgersi al proctologo
Spesso chi soffre di emorroidi tende a sottovalutare i sintomi, rimandando la visita specialistica per vergogna e pudore, ma affrontare tempestivamente il problema significa evitare complicanze e migliorare la qualità della vita. Una visita proctologica consente di diagnosticare correttamente la natura del disturbo, escludere altre patologie (come ragadi o fistole) e pianificare un trattamento personalizzato.
Presso il Poliambulatorio IGEA di Piacenza, la Dott.ssa Paola Cellerino offre consulenze specialistiche mirate, con attenzione al benessere globale del paziente.
Conclusione
L’estate non deve essere un nemico per chi ha problemi emorroidari. Con la giusta prevenzione, uno stile di vita equilibrato e il supporto di uno specialista, è possibile vivere serenamente anche i mesi più caldi. In caso di dolore improvviso, è importante non sottovalutare il sintomo e rivolgersi prontamente a un proctologo esperto.
Colo-proctologa
Poliambulatorio IGEA Piacenza
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