Diabete e attività fisica: quali vantaggi
Diabete e attività fisica: quali vantaggi
L'attività fisica è uno dei pilastri fondamentali nella gestione del diabete. Non si tratta solo di un ausilio al controllo glicemico, ma di una vera e propria terapia complementare, capace di migliorare la qualità della vita, ridurre i rischi cardiovascolari e prevenire complicanze a lungo termine. In questo articolo, il Dott. Mario Lateana, diabetologo del Poliambulatorio IGEA di Piacenza, ci guida alla scoperta dei benefici dell’esercizio fisico per le persone con diabete di tipo 1 e 2.
L’approccio terapeutico al diabete ha subito una profonda evoluzione negli ultimi decenni. Se un tempo il trattamento si concentrava quasi esclusivamente su dieta e farmaci, oggi si riconosce all’attività fisica un ruolo cruciale e insostituibile. Come sottolinea il Dott. Mario Lateana, l’esercizio fisico deve essere considerato un farmaco a tutti gli effetti, da prescrivere con attenzione e personalizzazione.
I meccanismi attraverso cui l’attività fisica agisce sul diabete
L’attività fisica produce numerosi effetti benefici sull’organismo, in particolare:
- Aumenta la sensibilità all’insulina
- Favorisce l’utilizzo del glucosio da parte dei muscoli
- Riduce la glicemia post-prandiale
- Migliora il profilo lipidico (colesterolo, trigliceridi)
- Riduce la pressione arteriosa
- Aiuta nel controllo del peso corporeo
- Riduce l’infiammazione cronica di basso grado
Secondo il Dott. Lateana, questi effetti si traducono in una migliore gestione quotidiana della glicemia e in una riduzione del rischio di complicanze micro e macrovascolari.
Attività fisica nel diabete di tipo 1
Nel diabete di tipo 1, l’attività fisica richiede una pianificazione accurata. È importante:
- Monitorare frequentemente la glicemia
- Adattare la dose di insulina prima e dopo l’attività
- Valutare l’assunzione di carboidrati a rapido assorbimento
Il Dott. Lateana consiglia l’assistenza di un team specializzato per costruire un programma personalizzato che eviti il rischio di ipoglicemia e garantisca la massima sicurezza.
Attività fisica nel diabete di tipo 2
Nel diabete di tipo 2, l’esercizio fisico ha un ruolo centrale nella prevenzione e nel trattamento. La combinazione di attività aerobica (camminata, bicicletta, nuoto) e attività di resistenza (pesi, esercizi a corpo libero) è quella che offre i maggiori benefici metabolici.
Il Dott. Lateana sottolinea che anche una moderata ma costante attività quotidiana può fare la differenza: camminare almeno 30 minuti al giorno, 5 volte a settimana, è già un ottimo punto di partenza.
Controindicazioni e precauzioni
In presenza di complicanze (retinopatia, nefropatia, neuropatia, problemi cardiovascolari), l’attività fisica deve essere valutata attentamente. Il Dott. Lateana raccomanda un controllo clinico completo prima di iniziare un programma strutturato.
Concludendo
L’attività fisica è uno strumento potente per migliorare la vita delle persone con diabete. Non si tratta solo di un’opzione, ma di una componente imprescindibile della cura. Il Dott. Mario Lateana invita i pazienti a superare la sedentarietà, promuovendo un approccio positivo e consapevole all’esercizio.
Diabetologo
Poliambulatorio IGEA Piacenza
Condividi questo articolo

